L’AIDS è una sindrome clinica caratterizzata da un progressivo deterioramento del sistema immunitario causato dal Virus HIV. Questo stato degenerativo progredisce finché il sistema immunitario diventa incapace di contrastare l’attacco di alcuni microrganismi, portando all’insorgenza di gravi infezioni e tumori.

Il contagio avviene attraverso rapporti sessuali non protetti con persone infette. Il virus si trova nel sangue, nello sperma e nelle secrezioni vaginali.

Una persona infetta dall’HIV è “sieropositiva” e, pur non avendo ancora sviluppato la malattia, può trasmettere il virus a un soggetto sieronegativo. È importante sapere che l’HIV non si contrae attraverso baci, carezze, sudore, saliva, lacrime, scambio di vestiti e di cibo, strette di mano, punture d’insetti. Le persone infette dall’HIV, che sono solo sieropositive, in genere non presentano alcun sintomo, anche perché tra l’infezione e il manifestarsi della malattia possono passare anche venti anni.

Quando i sintomi iniziano a manifestarsi, possono comparire una perdita di peso inspiegabile, diarrea, ghiandole gonfie o infiammate, tosse e febbre persistente, stanchezza cronica, infezioni vaginali, o della bocca o cutanee persistenti. Per sapere se si è contratto il virus, basta sottoporsi a uno specifico esame del sangue presso un ospedale o un centro specializzato. Per fare il test, che è gratuito, non è necessaria la richiesta del medico. In alcuni centri è disponibile anche un esame rapido, che fornisce il risultato in mezz’ora. Se si ritiene di aver corso il rischio di aver contratto il

virus, è necessario ripetere il test da due a sei mesi dopo un primo esame con esito negativo. Se il test risulta positivo occorre un esame speciale di conferma della positività. Una persona che viene trovata sieropositiva, dovrà poi sottoporsi a ulteriori esami del sangue per stabilire quanto danno ha fatto il virus al sistema immunitario. Al momento non esistono vaccini o cure risolutive; esiste una terapia farmacologica che ha lo scopo di impedire la moltiplicazione del virus e quindi di ritardare il progredire dell’infezione e migliorare la qualità della vita dei malati.

In presenza di altre malattie sessuali «classiche» (specialmente la sifilide e l’ulcera molle) si è maggiormente esposti al rischio di contagio con il virus dell’Aids.

Come si trasmette?

– Con rapporti sessuali non protetti: sono a rischio TUTTI i tipi di rapporto (orale, anale, vaginale). Un solo contatto sessuale può provocare il contagio

– Con scambio e utilizzo di giocattoli sessuali contaminati

– Tramite scambio di siringhe, rasoi, spazzolini o altri oggetti che possano venire a contatto con il sangue

– Con trasfusioni di sangue infetto

– Tramite passaggio del virus dalla madre sieropositiva al bambino durante il parto o l’allattamento

I liquidi biologici in grado di trasmettere l’infezione da HIV sono: sperma, liquido lubrificante pre-spermatico, secrezioni vaginali. sangue, latte materno. Non è necessario il contatto con ferite aperte o piccoli traumi: è sufficiente il contatto del virus con le mucose intatte.

Come si previene?

– Utilizzando sempre il profilattico in modo corretto durante qualsiasi tipo di rapporto sessuale (orale, anale, vaginale)

– Evitando rapporti sessuali non protetti con persone infette

– Con rapporti sessuali “responsabili”: basso numero di partner, conoscenza dello stato di salute del proprio partner

– Utilizzando il profilattico fin dall’inizio del rapporto sessuale e non indossarlo solo poco prima di terminare

– Utilizzando il profilattico per proteggere gli oggetti utilizzati per la pratica sessuale

– Utilizzando il profilattico fin dall’inizio anche durante i rapporti orali

– Effettuando il test periodicamente (ogni 6 mesi) se si hanno rapporti occasionali e frequenti con più persone.

– Utilizzando siringhe sterili monouso, che non vanno scambiate con altre persone o riutilizzate per successive iniezioni

– Tramite profilassi post-esposizione in seguito a contatto accertato con materiale infetto