ENDO2018 – notizie dal Congresso Endocrine Society di Chicago

La fertilità di un uomo può essere specchio della sua salute generale? Apparentemente sì: è questo il risultato di uno studio condotto dal prof. Ferlin, attuale presidente della SIAMS, e dal prof. Foresta, già presidente della Società in passato e attualmente membro dell’Accademia della Fertilità. Lo studio, condotto su una popolazione sicuramente importante – 5177 uomini – ha consentito di verificare l’associazione fra alterazioni della spermatogenesi e particolari fenotipi metabolici, quali obesità, ridotta densità minerale ossea, ipertensione e dislipidemia. La presenza di un’associazione non consente di individuare relazioni causali, ma è la prova che un’eventuale cura non deve mirare solo a migliorare la fertilità dell’individuo, quanto a prevenire eventuali comorbidità suggerendo un cambiamento degli stili di vita.

Lo studio ha ottenuto un importante riconoscimento durante Endo2018, il congresso della Endocrine Society tenutosi a Chicago fra il 17 e il 20 marzo 2018, dove il prof. Ferlin è stato premiato per i risultati della ricerca.

 

Nello stesso congresso, è stato presentato il risultato dei primi dati sperimentali sull’uso del dimetandrolone undecanoato (DMAU), presto ribattezzato “il pillolo” sui media italiani: questo farmaco, previsto per la contraccezione maschile, sembrerebbe in grado di agire sui meccanismi ormonali necessari alla spermatogenesi. La sperimentazione – ad opera di Stephanie Page della University of Washington, di Seattle – è stata condotta su 100 volontari, dei quali 83 hanno portato a termine il periodo di follow-up di 28 giorni: in questo periodo i soggetti hanno assunto DMAU in dosaggi compresi fra 100 e 400 mg, o alternativamente sono stati assegnati ad un gruppo di controllo. Alle dosi più elevate, DMAU si è dimostrato efficace nel ridurre i valori di testosterone, FSH e LH; tuttavia, come sottolinea il prof. Ferlin, l’assunzione del farmaco può contribuire a ridurre troppo le concentrazioni di testosterone, portando quindi ad un calo del desiderio e della funzione erettile, e non è escluso che si possano verificare effetti collaterali quali nausea o vomito. Vale comunque la pena ricordare che questo studio apre le porte ad un possibile uso del DMAU per via orale, in associazione alle altre sperimentazioni che ne prevedono un uso per via iniettiva.