CHE COS’E’ LA DISFUNZIONE ERETTILE

La disfunzione erettile (DE) è definita come la persistente incapacità, per almeno tre mesi, a raggiungere e/o a mantenere un’erezione sufficiente a condurre un rapporto sessuale soddisfacente.
E’ un problema medico molto diffuso che colpisce almeno un uomo su 3 fra i 40 ed i 70 anni e può insorgere a qualsiasi età.
L’età rappresenta comunque uno dei principali fattori di rischio, anche perché con l’invecchiamento cambiano diverse caratteristiche dell’erezione: aumenta il tempo necessario per ottenere una completa rigidità del pene; si accorcia la fase di mantenimento dell’erezione, che risulta anche più difficile; si allunga il periodo di refrattarietà, ossia il tempo in cui non è possibile avere un’altra erezione dopo la detumescenza.

Alcuni soggetti mostrano un’incapacità di avere l’erezione fin dall’inizio del rapporto sessuale. Altri hanno un’erezione valida e poi perdono la rigidità tentando la penetrazione. Altri ancora hanno un’erezione del tutto adeguata per la penetrazione, ma perdono la tumescenza prima o durante le successive spinte.

QUALI SONO LE CAUSE DELLA DISFUNZIONE ERETTILE

La disfunzione erettile si può dividere in primaria o secondaria rispettivamente se è manifestata fin dall’inizio dell’attività sessuale o se è comparsa in un secondo momento, dopo un periodo di attività sessuale soddisfacente. Si parla inoltre di disturbo generalizzato o situazionale a seconda che si presenti durante la normale attività sessuale o soltanto in determinate situazioni, attività o partner.

Le cause della disfunzione erettile possono essere di natura prevalentemente psicologica od organica, anche se in molti casi i due fattori possono combinarsi: un’iniziale difficoltà organica può ad esempio essere amplificata dall’ansia e dalla paura di non riuscire.

Le cause di tipo organico più comuni sono:

– malattie vascolari (che possono essere di natura sia arteriosa che venosa, determinando da un lato un ridotto afflusso di sangue al pene, dall’altro impedendo che il sangue rimanga intrappolato all’interno del tessuto cavernoso del pene), quali l’ipertensione, il diabete, alti livelli di colesterolo e l’indurimento delle arterie (arteriosclerosi)
– malattie croniche (diabete mellito, insufficienza renale, insufficienza epatica)
– malattie neurologiche, che provochino lesioni del midollo spinale e lesioni cerebrali (parkinson, alzhaimer, sclerosi multipla)
– alterazioni ormonali (ipotestosteronemia, iperprolattinemia, distiroidismo, alterazioni surrenaliche)
– interventi chirurgici e radioterapici sulla pelvi (prostatectomia radicale)
– malattie psichiatriche (depressione)
– patologie del tessuto erettile (induratio penis plastica)
– alcune classi di farmaci d’uso psichiatrico e internistico
– obesità
– stile di vita: sedentarietà, abitudine al fumo (principalmente di sigaretta), alcolismo, abuso cronico di droghe

Tra i fattori psicogeni che possono causare questo disturbo vanno considerati anche problemi di coppia (relazionali), stress, depressione e/o ansia.
Una condizione particolare, e molto frequente, è quella dell’ansia da prestazione.
La paura dell’eventuale insuccesso pone il soggetto in una condizione di difficoltà nello svolgere l’atto sessuale che teme di fallire; l’insicurezza della riuscita diventa causa sufficiente per la non riuscita. Tale condizione può dunque provocare un’inibizione dell’erezione, e avviene spesso in seguito ad uno o più precedenti episodi di fallimento.

Tutti gli uomini possono, talvolta, non essere in grado di avere un’erezione, e questo deve essere considerato normale. Quando la DE si presenta in episodi isolati non è sintomo di disfunzione sessuale ma può riflettere un disturbo fisico momentaneo come un influenza, la stanchezza, un pasto eccessivo, o essere collegata ad altri problemi come la tensione, la mancanza di privacy o la scarsa familiarità con una nuova patner.
Se invece il problema è frequente o continuo, occorrerà rivolgersi al medico, anche perché i problemi erettili possono spesso essere un campanello d’allarme di patologie cardiovascolari (ipertensione, infarto, angina e ictus) o metaboliche (diabete ed eccesso di grassi nel sangue). Sarà dunque importante condurre un attento esame medico, allo scopo di appurare la presenza di cause organiche, un’anamnesi patologica, per poi passare agli aspetti psicologici, che nella maggioranza dei casi incidono significativamente, e indagini strumentali non invasive.

A prescindere dalle cause, la maggioranza dei casi di disfunzione erettile può essere trattata. I pazienti ora possono disporre di una varietà di opzioni terapeutiche tra cui scegliere, e possono discutere di queste opzioni con il proprio medico.
In conclusione, il miglior presidio terapeutico per la disfunzione erettile deriva da un inquadramento diagnostico globale del disturbo fatto da uno specialista andrologo che sarà cosi in grado di risolvere il problema.