L’Unità Operativa Complessa eroga prestazioni sanitarie endocrinologihe, andrologiche, ginecologiche e psicologiche per lo studio eziopatogenetico dell’infertilità di coppia, finalizzate all’ottimizzazione della tecnica di procreazione medicalmente assistita (PMA) più idonea alla coppia.
Le patologie riproduttive e della sessualità devono essere affrontate indagando simultaneamente la coppia da parte di un’equipe di esperti che opera in sinergia: MMG, ginecologo ed andrologo, cui si affianca la consulenza dello psicologo.
La valutazione della problematica in equipe permette di disegnare soluzioni terapeutiche appropriate tali da esitare in una maggiore e più rapida operatività, essenziale nei disturbi riproduttivi e sessuali nella coppia, oggi non più giovane.
La mancata fertilità o un’infelice sessualità non è soltanto un problema che danneggia l’equilibrio psico-fisico della coppia, ma spesso può rappresentare un precoce campanello d’allarme su un più grave malessere cardiovascolare, metabolico, endocrino e psichiatrico dell’individuo.
Al momento dell’accesso della coppia al servizio, con prenotazione ReCUP, vengono generate due IdentyCard (una per Lui e una per Lei) contenenti foto, cognome, nome ed un codice a barre con relativo numero seriale.
L’ID rappresenta la modalità di riconoscimento dei due partner per l’accesso alla cartella clinica ed alle procedure di laboratorio, permettendo inoltre di etichettare tutti i campioni biologici appartenenti alla stessa coppia.
Il limite anagrafico di accesso della coppia alle tecniche di PMA è stabilito ai 43 anni compiuti della partner femminile mentre per il partner maschile non c’è limite Il percorso interdisciplinare prevede tre fasi: anamnestica, diagnostica e terapeutica.
Successivamente alla 1° visita, qualora sia necessario procedere ad ulteriori approfondimenti diagnostici, la coppia viene indirizzata a visite successive per poi giungere alla epicrisi del processo laddove viene generato un certificato di Infertilità, presupposto per accedere ad una tecnica di PMA.
La metodologia di lavoro della U.O.C. coniuga la Medicina della Riproduzione, dove l’aspirazione dell’uomo e della donna è riuscire a realizzare di avere una prole, e la più diffusa Medicina Terapeutica, dove il medico invece agisce per la salvaguardia e per il recupero di un bene essenziale dell’uomo ovvero la salute.
Per accedere ad un programma di PMA, nella tutela e sicurezza della coppia e del nascituro e nel rispetto della legge vigente in materia di Procreazione Assistita (legge 40/2004), vengono proposti una serie di accertamenti per escludere patologie che possano rendere rischiosa una eventuale gravidanza e per procedere ad una loro correzione laddove possibili. È tuttavia fondamentale sottolineare con il percorso diagnostico e terapeutico, pur aderendo a protocolli promossi dalle Società Scientifiche nazionali e internazionali, siano sempre e assolutamente personalizzati per la coppia sulla base delle condizioni cliniche di entrambi i partner. Si sottolinea come la scelta tra le tecniche di PMA, viene sempre concordata con la coppia che deve fornire consenso informato per tutte le procedure, venendo informata dei rischi e delle complicanze delle tecniche stesse.
PERCORSO ONCOFERTILITA’
Il trattamento delle patologie neoplastiche può determinare un danno diretto o indiretto sul funzionamento degli organi riproduttivi e quindi infertilità. Pertanto, nelle donne in età fertile in attesa di procedere a terapia gonadotossica, è necessario porre l’attenzione sulla possibilità di preservare la propria fertilità. La paziente può richiedere direttamente o attraverso il suo specialista di riferimento la preservazione della propria fertilità.
Dopo il primo colloquio, in accordo con lo specialista di riferimento, viene programmata una terapia induttiva gonadica personalizzata: il prelievo ovocitario e la successiva Crioconserva zione degli ovociti vengono effettuati rispettivamente presso l’ambulatorio chirurgico ed il laboratorio del centro di PMA e crioconservati nella Biobanca dedicata, fino alla richiesta di utilizzo da parte della paziente. Durante il percorso medico-biologico, la donna si avvale di un sostegno psicologico.
Percorso Gravidanza da PMA La gravidanza insorta mediante tecnica di PMA non rappresenta necessariamente una gravidanza a rischio, tuttavia esistono spesso delle peculiarità che la rendono tale o che impongono una specifica conoscenza circa le problematiche che possono insorgere e il corretto percorso di gestione da proporre. Questo ci ha indotto ad attivare un ambulatorio specifico per le donne che , una volta ottenuta la gravidanza, desiderano essere seguite nei nostri ambulatori. questo servizio è aperto anche a tutte le donne, anche non seguite nel nostro Centro, che hanno ottenuto una gravidanza da tecniche di PMA.
PERCORSO LIBERA PROFESSIONE
La U.O.C. FPR dispone di un percorso intramoenia ovvero in libera professione (ALPI). Il percorso intramoenia è regolato da una propria lista di attesa. Anche l’attività ALPI viene svolta in Equipe, condizione imprescindibile per un percorso di fecondazione assistita, ma prevede la scelta del Medico Tutor che diventa il principale punto di riferimento della coppia insieme al Capo Equipe. Ad essi si affiancano le altre figure specialistiche indispensabili per l’esecuzione di un programma di PMA. Siamo l’unica struttura pubblica ad offrire questo servizio per le procedure di Fecondazione Assistita.
PERCORSO PSICOLOGICO
La diagnosi di infertilità irrompe gravosamente nella vita della coppia ponendola in una condizione di forte sofferenza emotiva. Anche l’ambito sessuale viene investito dalla diagnosi di infertilità: l’atto sessuale perde la connotazione di spontaneità e piacere scatenando una sensazione di ansia fino a raggiungere disturbi del desiderio, dell’orgasmo in entrambi i partner e disfunzione erettile nel maschio.
Quindi la valutazione della funzione sessuale della coppia è una tappa fondamentale nel percorso di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Le difficoltà incontrate dalla coppia durante il lungo iter che la porterà dalla fase diagnostica a quella terapeutica, dalla avvenuta fecondazione alla gravidanza, pongono la necessità di fornire un’assistenza specialistica di tipo psicologico che il Centro garantisce a tutte le coppie che ne accettano il percorso e comunque sempre dove se ne ravveda l’utilità.