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Diabete e disfunzione erettile: nuovi risultati da parte della Prof.ssa Esposito e della Dott.ssa Maiorino

Più di un terzo degli uomini affetti da diabete di tipo 1, e con un’età compresa tra 18 e 35 anni, soffre di disfunzione erettile. Il dato emerge da uno studio italiano, condotto presso la Seconda Università di Napoli da un team guidato dalla professoressa Katherine Esposito. Nei diabetici, la disfunzione erettile si presenta uno o più decenni prima della popolazione generale, in forma più grave e meno rispondente ai farmaci per via orale. Secondo il team napoletano, a oggi nessuno studio relativo alla disfunzione erettile si è focalizzato sui giovani uomini affetti da diabete di tipo 1.

Maiorino e colleghi hanno utilizzato di dati raccolti nello studio Management and Technology for Transition (METRO) per valutare la prevalenza e i correlati della disfunzione erettile in 151 uomini dai 18 ai 35 anni con diabete di tipo, con un gruppo di controllo composto dacon un gruppo di controllo composto da 66 soggetti sani della stessa età, e stabilire se l’infusione sottocutanea continua di insulina con microinfusore fosse associata a una migliore funzione sessuale rispetto alla terapia insulinica multiiniettiva.

La prevalenza generale di disfunzione erettile si è attestata al 37% (57/151) tra i soggetti diabetici e al solo 6% (4/60) nel gruppo di controllo (P<0.001). Questa prevalenza è risultata simile nei 94 uomini trattati con terapia insulinica multiiniettiva e nei 71 trattati con microinfusore (36% vs 39%). I punteggi dell’Indice Internazionale della Funzione Erettile (IIEF) non sono stati molto diversi tra i due gruppi. Molti partecipanti (il 58%) presentavano una disfunzione erettile lieve; il 24% da lieve a moderata, il 7% moderata e l’11% severa. In un’analisi di regressione multipla, i valori nella scala di autovalutazione della depressione di Zung si sono rivelati gli unici predittori significativi dei punteggi dell’IIEF, spiegando circa l’11% della loro variabilità.

Al contrario, la glicemia a digiuno e il peso non sono stati predittori indipendenti dei valori IIEF. “L’associazione tra disfunzione erettile e diabete è ben nota”, ha commentato Maria Ida Maiorino. “Tuttavia, i nostri risultati supportano l’ipotesi che, nei giovani diabetici, il ruolo principale nella patogenesi della disfunzione erettile è rivestito da fattori psicologici, quali ad esempio i sintomi depressivi. piuttosto che organici. In altre parole, potremmo supporre che più i pazienti diabetici che soffrono di disfunzione erettile sono giovani, maggiore è il peso dei correlati psicologici nella sua patogenesi. Ulteriori studi dovrebbero confermare se le questioni psicologiche potrebbero aumentare la disfunzione erettile nei giovani pazienti diabetici”.